Sveglia alle 6, come tutti gli altri giorni. Il sole è già sorto da quasi un'ora, il lungomare è già percorso da gente che corre o cammina di buon passo, i banchetti sulla spiaggia stanno già disponendo sdraio e ombrelloni. Si vede che è domenica.
La mattina la marea è ancora molto bassa, le onde sono lontane dalla riva, e il bagnasciuga umido manda riflessi argentati.
Prima di cambiare albergo, abbiamo dedicato la mattinata alla ricerca di una pensione per i prossimi giorni. Ne abbiamo viste alcune lungo la spiagga ma abbiamo scoperto che, nonostante il periodo di bassa stagione, molte erano piene.
Alle 11, cotte dalle 3 ore di camminata sotto il sole, e frastornate dal vento che soffia incessantemente nel Nordeste, siamo rientrate in albergo. Nel nuovo albergo ci hanno dato una camera di livello superiore (farà parte del risarcimento?). La stanza è confertevole, balconcino con vista mare, spiaggia, duna e palme. Da qui si sente: il fragore delle onde (nel frattempo la marea è salita e le onde sono a ridosso della fila di ombrelloni), il soffio del vento, il cinguettio degli uccelli, le urla di chi salta tra le onde e quelle di chi gioca in piscina.
Nel pomeriggio poi ne abbiamo disdetto la prenotazione fatta la mattina e scelto un'altra pousasa molto più hippie, con arredamento in bamboo, amaca sul balcone e decori floreali e soprattutto... collegamento wireless gratis a disposizione...
Abbiamo appurato che Ponta Grossa non ha altro che il mare. Non esiste un paese, un posto per camminare che non sia la spiaggia. I posti così non ci piacciono molto: stiamo già organizzando le prossime escursioni.
domenica 9 settembre 2007
La spiaggia è lunga, punteggiata da alberghi; sulla destra, ricoperta dalla vegetazione, la duna. Al centro, una grande lingua di sabbia gialla, scivola direttamente nel mare.

5 commenti:
messaggio di prova
saluti dallo scoglio. vincenzo.
Mi diverto molto a leggere i tuoi racconti,sei eccellente come scrittrice.ti propongo di scrivere un libro magari prendendo spunto dal vostro viaggio.
So bene che ci vuole un po'di presunzione che non hai, pensaci.
un forte ab circolare a te e felix.
michela
Ciao Antonella sono Rosaria la moglie di Pino Favia... vi seguiamo ogni giorno e viviamo con entusiasmo le vostre avventure grazie ai racconti... credevo fosse un viaggio all'insegna della 'sopravvivenza' ed invece hotel ristoranti servizio internet...che lusso!!! Appoggio chi ti ha scritto che devi scrivere un libro ... In tanti invidiano il vostro coraggio e la vostra tenacia...noi qui ci prepariamo ad affrontare l'inverno milanese mentre voi ci portate il sole con i vostri racconti. Continuate così. Ciao
........... balconcino con vista mare, spiaggia, duna e palme. Da qui si sente: il fragore delle onde (nel frattempo la marea è salita e le onde sono a ridosso della fila di ombrelloni), il soffio del vento, il cinguettio degli uccelli, le urla di chi salta tra le onde e quelle di chi gioca in piscina.
Abbiamo appurato che Ponta Grossa non ha altro che il mare. Non esiste un paese, un posto per camminare che non sia la spiaggia. I posti così non ci piacciono molto: stiamo già organizzando le prossime escursioni...... (dal testo originale)
Dal fans club di Segrate, si dissociano Ezio ed Enrico che vi comprendono ..... dalle altre si leva un urlo .... MA VAFFAAAAAAAAAAA.....
.... E’ proprio vero che chi ha il pane non ha i denti e chi ha denti non ha il pane ... pensa a noi che non abbiamo neanche la madre del lievito...
in questo posto che piace poco a voi (era ironico vero?)e tanto a noi dedicateci un bagno a testa.
Nadia, Gio, Annamaria, Manuela e Vivi
ciao babzie, finalmente riesco a postare anch'io.
La felicità di aver sentito le vostre belle vocine via web è stata grande ed è più facile immaginarvi beate (e un po' beote come si conviene a due bab ;-)) nel Nordeste brasilero.
Concordo con Miki: i resoconti di Anto sono belli ed emozionanti e spero continuerai a farne spesso e volentieri.
Certo le foto di Rio fanno male a chi sta qui ma tant'è, non oso immaginare cos'altro pubblicherete in futuro, tocca abituarsi.
Un abbraccio forte dal fratellone parteno-bolognese. A presto.
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