Recife è una città grande e si sviluppa su isole e penisole create dal delta del fiume Capibaribe e da numerosi affluenti e canali, spesso maleodoranti. Recife antigo, il centro storico, è grazioso, abbastanza ben conservato ma, come gran parte della città, popolato da disperati. Boa Viagem, la parte più moderna, affollata da grattacieli residenziali (quella in cui abbiamo alloggiato) è accessibile attraverso ponti e cavalcavia che passano sui tetti di baracche e palafitte. La vita commerciale del quartiere si sviluppa lungo due grandi arterie in cui il traffico e lo smog non invogliano a passeggiare. Il lungomare, come in tutte le città costiere brasiliane, è la parte migliore; la mattina e la sera è percorso da gente che corre o cammina e, se non fosse per lo stradone a tre corsie e il traffico incessante che lo costeggia, sarebbe un luogo gradevole nonostante i grattacieli. Anche la gita a Olinda, la cittadina famosa per l'architettura coloniale, è stata un po' deludente: per vedere casette portoghesi colorate e stradine acciottolate è decisamente più piacevole andare in Portogallo. Insomma, questa parte del Nordeste non ci è piaciuta e, nonostante i deliziosi frullati di açai e di guaranà, abbiamo deciso di andare via. Forse, come dice Beatrice dalla Svizzera, perché non siamo andate a Pipa; forse come dice Pierpaolo perché non si torna mai dove si è già stati, forse perché abbiamo bisogno di paesaggi più ignoti e stimolanti, abbiamo deciso di lasciare il Brasile, sentendone la nostalgia fin da subito. Oggi abbiamo comprato il volo per Rio, anticipato quello per Lima, e il 26 settembre saremo in Perù. I prossimi aggiornamenti da Lima.
lunedì 24 settembre 2007
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22:57
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