e altre bontà.
(qualche dettaglio sulla Wiki)
- AL RISTORANTE. Ci si siede al tavolo, o lungo un bancone, e si ordina il sushi e il sashimi scegliendo da un menu, spesso corredato da fotografie esplicative.
- TAKE AWAY. Si sceglie una vaschetta di sushi già confezionata o si compone secondo i propri gusti.
- AL SUSHI TRAIN. Tutti seduti su sgabelli, intorno al bancone su cui scorre un nastro che trasporta piattini con due o tre pezzi di sushi. Ogni piattino ha un prezzo riconoscibile dal colore. Sul banco, ogni postazione è dotata di: ciotole in cui versare la soia e intingere il boccone di sushi, scatole contenenti tè verde, zenzero e wasabi, e un rubinetto da cui esce acqua calda per il tè. Il cameriere alla fine conta i piattini e tu paghi di conseguenza.
- AL SUSHI TRAIN BUFFET. Funziona come il sushi train con qualche variante: ci sono anche vassoi con tempura e ognuno ha a disposizione un fornello che scalda una ciotola di brodo in cui ciascuno lascia bollire verdure, pezzi di carne o di pesce, pescato dal nastro trasportatore, per comporre una zuppa a piacimento. La caratteristica principale di questo tipo di ristoranti è che si paga un forfait e si ha a disposizione un tempo massimo (tipo un'ora e un quarto) per mangiare quanto si vuole. Poi si deve lasciare il posto. Impossibile fare diete o slow-food a queste condizioni e con tutto quel ben di dio che scorre davanti agli occhi.
Due momenti di gloria.
- Il sapore indimenticabile del tonno. I pezzi alti un centimetro si sciolgono tra la lingua e il palato. Masticare non serve.
- La vicina di posto al bancone che, dopo averci chiesto da dove veniamo, ci fa i complimenti per come usiamo bene le bacchette per mangiare il sushi. E non ci ha ancora visto mangiare i noodles (spaghetti)... in brodo.
Quasi mai i ristoranti hanno menu in inglese. Quasi mai i camerieri parlano inglese; quando va bene sanno dire una sola parola in inglese: window. E se credi che stiano parlando di Microsoft sbagli, perchè poi ti portano in strada, davanti alla loro vetrina in cui sono esposte fedeli riproduzioni in plastica dei piatti e tu ordini indicando la tua scelta. E' una specie di lotteria, a volte va bene e a volte no, ma è un modo per aguzzare la vista. Purtroppo è impossibile imparare i nomi delle pietanze e men che meno riconoscerne gli ingredienti.
Alcuni ristoranti hanno tavoli composti quasi interamente da un piano di metallo sotto cui viene acceso un fornello a gas, come quello della cucina di casa. Sulla piastra bollente vengono poi versati pezzi di carne e verdure saltate che si afferrano con le bacchette direttamente dal ripiano e si pucciano nelle salse.
Abbiamo scoperto che è un ottimo espediente per mantenere calda la pizza, che mangiata fredda fa schifo. Qui anche quella tenuta al caldo era da dimenticare.
In Giappone gli spaghetti si mangiano quasi solamente in brodo. I noodles sono di due tipi. Gli UDON, spaghettoni di farina di frumento chiari e spessi come i bucatini scotti. I SOBA, spaghettini di grano saraceno più scuri e sottili. Entrambi sono spesso serviti in ciotolone di brodo con verdure, carne o pesce.
Nella regione di Morioka, nel nord dell'isola principale, il piatto tipico è il wanko-soba. Più che una ricetta, un modo di mangiare. In una sala privata in stile giapponese (tatami, cuscini e tavolino basso) eravamo in sette: Anto, Felix, Noriko, Yuriko e Masako, più due cameriere. I wanko-soba sono noodles in brodo, che la cameriera, accompagnando il gesto con un'incitazione, versa nelle ciotole personali. Vanno poi insaporiti con verdure, alghe e salse e mangiati, quasi aspirati in un solo boccone. Appena una ciotola si svuota, la cameriera, che rimane tutto il tempo in piedi accanto a te, la riempie e ti incita a continuare e a fare in fretta fino a quando non trova la ciotola coperta, in segno di resa. Con dei fiammiferi si tiene il conto delle ciotole consumate e a fine serata si commentano i risultati di ciascuno.
Per la cronaca: Noriko ha battuto tutte con ben 70 wanko-soba; Antonia ha mantenuto alto il nome della famiglia, e del paese, piazzandosi seconda con 44 ciotoline; Felix, stremata dal ritmo e dalla posizione, ha coperto la sua ciotola dopo appena 14 accorati "Don Don!" e "Gian Gian!" ("Continua, continua!" e "Veloce, veloce!"), che la cameriera le ha rivolto, ora con cortesia, ora con tono quasi imperioso, versandole i soba.
Soka(*), un'esperienza da provare una volta nella vita.
(*) Soka = Certo
mercoledì 11 giugno 2008
Sushi
Ci sono almeno quattro modi per mangiare sushi.

13 commenti:
イタリアの皆さん こんにちは!
ノリコは元気で楽しくやってます。
AntoniaとFelicettaがやってきてとっても
うれしいです。
Buongiorno a tutti italiani!
Noriko sto bene.
Sono felice che Antonia e Felicetta
sono venute a Morioka.
Noriko
うれしいです。 a tutti anche da parte mia!
Direi che quando tornate siete pronte per aprire un Sushi-Bab.
Insomma la Wiki2bab rispecchia un po' il vostro viaggio dell'intero anno. Siete partite con approfondimenti culturali su generi che spazziavano dalle tradizioni delle varie religioni alle danze maori agli appunti geografici sui gradi dei meridiani in cile agli accenni storici dell'argentina e siete arrivate ad approfondimenti accuratissimi sul cibo giapponese. Secondo me è un segno che come prima cosa incomincia a mancarvi la cucina italiana. Spaghetti con le cozze, mozzarelle di bufala, taralli, la pizza di Fuorigrotta, le rape, l'anguria,i panzerotti .....
Insomma resistete alla cucina giapponese, ancora un po'...
manca poco !!!!!
Un saluto a Noriko
Ti aspettiamo a BARI
Mie carissime bab.sempre per rimanere in tema,nel mio percorso di viaggio virtuale con voi, mercoledì 11 ho pernottato a Napoli con Tilde, in 8 siamo andati a cena per mangiare sushi, S. Lucia ( REGINA MARGHERITA)per noi comuni ,mortali che non possiamo fare confronti con il sushi mangiato in GIAPPONE la cena è stata ottima.
Ps lo consiglio ai nostri amici napoletani che non hanno ancora provato questo ristorante.
Miki
Anto ti facciamo tanti auguri per il tuo onomastico, e ci congratuliamo con Voi per il 2° e 3° posto nella gara "ciotoline", considerando che Noriko gocava in casa potete essere orgogliose di Voi stesse.
Bacioni zia tetta e la sua tribu'.
Non potevamo lasciare il Giappone senza aver fatto un'esperienza fondamentale in questo paese: il TERREMOTO. L'epicentro di quello che questa mattina ha colpito il nord del paese era abbastanza vicino a Morioka. L'abbiamo sentito forte e chiaro, ma siamo sopravvissute. Intorno a noi quasi nessun segno di allarme; anche in questo l'organizzazione giapponese è imbattibile. Ora stiamo per volare verso Tokyo, perché le linee ferroviarie sono bloccate. I prossimi aggiornamenti dalla Grecia... sulla via di casa.
Sono a casa con la febbre e approfitto per salutarvi. Anche noi abbiamo conosciuto un giapponese, Keita, che soggiorna a casa di mia madre da 2 mesi; quello che ci ha subito colpito di lui è la sua gentilezza, le sue buone maniere, quegli inchini discreti: ci ha subito conquistati tutti. E' a Napoli per imparare la lingua e per fare pratica nel negozio di cravatte di Marinella, che ha aperto uno showroom a Tokyo dove lui lavora. Francesco ieri è tornato da Milano dove è andato a sentire il concerto dei RadioHead e ha approfittato per vedere la mostra di Bacon; è rimasto entusiasta del concerto ma Milano continua a non piacergli come la prima volta, anche se riconosce che offre tante opportunità. Ma veramente ritarderete il vostro ritorno? Spero che arriverete in tempo per conoscere Keita! Vi abbraccio forte Flora
Care greek-bab e cari bari-bab,
non è che adesso ci fate il post con le foto delle spiagge di Naxos, eh? Sarebbe davvero troppo!
Al massimo una wiki sul cibo greco con dettagli inediti su greek salad, moussaka e delizie varie.
Un bacio a tutti.
Foto 105 e 112: la Barletta sembra a suo agio quanto un'indigena! Ogni cosa sembra essere finalmente al suo posto qui....!
Grazie per la cartolina impermanente, col Buddha affacciato!!!
Daniela
Mi sembra di aver capito che questo blog é in chiusura,in tal caso voglio salutare per tempo tutti quelli che hanno partecipato augurandomi che prima o poi alcuni di voi che ho conosciuto attraverso il blog delle bab. si faranno vedere a Ischia,del resto quale momento migliore se non l'estate,potremmo incontrarci titti Ischia al ritorno di Anto e Felix !
Il mio negozio "LUNARIA"
www.lunariaischia.it
Un bacio a tutti!
Miki
Miki, il blog non e' in chiusura per niente. Sta per arrivare il meglio, quello che tutti state aspettando: l'inizio del ritorno!
Flora, che bella la storia di Keita. Ospitare a Napoli i giapponesi che studiano italiano porta bene; e' l'anteprima del viaggio in Giappone. E' successa la stessa cosa anche a noi con Noriko.
Posta un commento