Lasciare l'Argentina già con la nostalgia è una cosa che ci fa sentire un po' stupide.
Ricordiamo ancora
Non riusciamo a toglierci dagli occhi gli spazi immensi così poco popolati; la maestosità dei paesaggi; la natura inospitale della Patagonia poco adatta all'uomo; ogni zona, una geografia a sè, unica e completamente diversa dalle altre; la storia di questo paese così epica e tragica; la forza vitale delle persone e il loro desiderio di guardare avanti che vorremmo ci contagiasse tutti; la luce; il niente; e i colori, i colori, i colori.
In Argentina non vale la pena girare per visitare le città, come eravamo solite fare. Qui le tracce umane (eccetto per la Capitale) non sono interessanti, troppo recenti e troppo diverse dalla nostra concezione di centro urbano, possono essere solo tappe utili per conoscere la vera meraviglia del paese: la natura.
Siamo contente di aver dedicato tanto tempo all'Argentina. Prima di arrivarci ci aspettavamo un luogo familiare, già un po' noto. Ma, se il paesaggio umano assomiglia alle nostre aspettative, quelli naturali sono stati una sorpresa. Qui, se anche ci fossimo fermate 6 mesi, avremmo avuto ancora cose nuove da scoprire, luoghi belli da vedere.
Nella malinconia di questo saluto, ci consola un po' sapere che torneremo, per rivedere i posti che ci hanno incantate e le zone che questa volta abbiamo tralasciato.
giovedì 24 gennaio 2008
Argentina
la prima volta che abbiamo visto le montagne colorate; che abbiamo sentito dire: "Ah Italia! Mi abuelo era italiano"; che abbiamo visto questa terra dall'alto; che sentendoci parlare tra noi qualcuno ci ha detto: "Que lindo idioma italiano! Es muy dulce"; che uno sconosciuto, per salutarci, ci ha baciate; che abbiamo visto le persone camminare con il thermos pieno d'acqua sotto il braccio e in mano il bicchiere del mate; che ci hanno fermate per aiutarci a trovare la strada o l'autobus giusto; che il vento ci ha lasciate senza fiato.

3 commenti:
Ah che bello siete "tornate" sul blog, mi siete mancate molto voi e tutti i commentatori. E' la prima volta che dal mio ufficio, leggendo il post, non vorrei essere al posto vostro .. con tutta quella malinconia/nostalgia..quasi piangevo anch'io e per sdrammatizzare ho pensato ad un sottotitolo giusto per ARGENTINA=
Via col vento. Ci sta, c'é tutto: 1) il vento, 2) le lacrime e 3) I BACI! Non vedo l'ora di leggere i commenti del FANS CLUB DI SEGRATE.
Ciao Barbara
Ciao Antonia anzi ciao
2baba... msg per ANTONIA INDOVINA DA CHI...: oggi ti ho pensato... avevo in piano di fare la PBC con te... ma poi ti ho cercata...ho visto che eri in partenza dall'Argentina ed eri sofferente... allora ho detto... vorrei anch'io soffrire cosi... ma non credere noi siamo qui e ti aspettiamo... e quando torni.... ti abbracceremooooooo UN mondo di saluti... da Manuela
Madò, Manuela, e dove la trovo una capa così? Anche a cercarla in giro per il mondo... Mi raccomando, aspettami! A proposito, la PBC, quest'anno, anziché sui contRatti, la misuriamo sui contatti del blog? Siamo quasi a 1900! Per il ritorno, confido che sarai clemente, anche se di questi tempi non è una bella parola. Baci a tutti, Segrate e no.
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