Siamo state dieci giorni a Koh Samet. E dovremmo raccontare della sabbia bianchissima e fina che scrocchia sotto i piedi; del mare di mille sfumature diverse e tutte miscugli di verde e di blu; degli uomini occidentali di tutte le età (dai 30 in su), accompagnati da thailandesi di tutte le età (dai 30 in giù), che fanno rabbia e più spesso schifo.
Koh Samet è fatta di spiagge. Non esiste un paese, c'è solo una strada che porta dal molo alle spiagge, costeggiata da qualche baracca che vende cibo, un piccolo supermercato, tre internet point e qualche negozio di souvenir. La vita si svolge sulle spiagge, lì ci sono i bungalow, i ristoranti, i bar, i baracchini ambulanti di frutta, di pollo alla brace, i venditori di sarong e le signore che fanno i massaggi al ritmo delle onde in sottofondo. Insomma, tutto quello che serve è lì, davanti al mare. E noi, dopo aver trottolato e trottolato mesi interi in giro per il mondo, in questi giorni di vacanza ci siamo sedute su due sdraio, sotto un ombrellone (ed era la prima volta in vita nostra che ci capitava) e abbiamo guardato un po' di Thailandia, e di Asia in generale, scorrere tra noi e il mare.
Abbiamo visto asiatici di tutti i tipi: coppie, famiglie, gruppi organizzati, gruppetti di amici; di tutti l'unico interesse, più ancora che godersi la spiaggia meravigliosa, sembrava quello di fotografarsi l'un l'altro, da soli, in gruppo, con autoscatto, con treppiedi. Cominciavano la mattina prima dell'alba e continuavano fino a notte. Per noi, che negli ultimi mesi abbiamo scattato migliaia di foto, è stato come guardarsi nello specchio.
Nel week-end, insieme ai thailandesi, sono arrivati anche gli occidentali che vivono a Bangkok: famiglie tutte uguali formate da quarantenni, biondi e magri, con mogli bionde e magre, bambini ovviamente biondi e magri e tate asiatiche more e paffute. Sono scesi da motoscafi-taxi, i ragazzi dei resort sono andati ad accoglierli come degli habituè, portando in spalla le loro valigie sulla spiaggia e salutando i bambini che già iniziavano a correre urlanti sul bagnasciuga. Loro, gli expat, si conoscevano tutti; si salutavano, si ritrovavano; gli uomini giocavano a bocce, le donne chiacchieravano sotto gli ombrelloni, le tate a riva giocavano con i bambini.
Tra loro e con i locali parlavano in inglese, all'interno del nucleo famigliare, invece, usavano le loro lingue di provenienza, li abbiamo sentiti parlare in inglese, francese, tedesco, e anche italiano. Abbiamo provato un po' d'invidia e un po' di fastidio per questa sorta di esilio privilegiato, ma soprattutto noia: era molto più divertente osservare gli asiatici che, con i loro costumini fantasiosi, o più spesso in maglietta e calzoncini, giocavano in acqua e sulla riva con grosse camere d'aria gonfiate. Lunedì mattina li abbiamo spiati andar via tutti. Dalle nostre sdraio si tornava a sentire solo il rumore del mare e noi potevamo ricominciare a leggere i tre libri usati (una rarità i libri in italiano) che, previdenti, avevamo raccattato su una bancarella di Bangkok.
venerdì 23 maggio 2008
Koh Samet
Ma quest'isola, a sole quattro ore di pullman da Bangkok, è la meta preferita dagli abitanti della capitale per i loro week-end, e forse proprio per questo meno battuta dal turismo internazionale. Ci siamo arrivate dopo aver acrobaticamente trasportato le nostre valigie a rotelle su un asse di legno largo 30 cm per raggiungere un barchino da pesca riadattato a ferry di linea, ormeggiato in terza fila alla fine di un molo un po' sconnesso e tremolante.
Pubblicato alle
12:04
Etichette: Isole, KohSamet, Thailandia

11 commenti:
Che tempismo avere beccato il sito vergine di commenti, come se per incanto ci fossimo messe in contatto contemporaneamente. Vergine anche la foto 113, di sconfinati orizzonti deserti nei quali il mio occhio si sovrappone al vostro. Sono con voi lì, dopo avervi incontrato improvvisamente tanto belle quanto vivide nella foto 100. Poi ci siamo tenute per mano, quano vi siete regalate a noi. Voi in vacanza dal vostro viaggio, dagli impegni di adattamento, conoscenza, giudizio, comprensione, spiegazione....buona vacanza!
Daniela
L'espressione della foto 112:
'AZZO STA FINENDO LA VACANZA?...
A gonfie vele da Ischia "MONELLA" vi aspetta...Miki
Daniela e quella di Palermo che conosco io?...volevo chiedere: che droghe usate a palermo?
baci Miki
Concordo com Miki per quanto riguarda la domanda sulle droghe di Palermo.
Interessante e inquietante visione parapsicologica la tua cara Daniela....ma dire "tanto belle e tanto vivide"...ma daaaiiiii!
e poi insomma lasciamo tranquille le nostre BAB che si stanno annoiando da morire e meno male che ci sono i libri!!!!!!!!!!!!!!!Povere SUPERBAB meno male che è quasi finita, mi sà che siete pronte per una crociera Costa: sdraiètta, plaidino, aperitivo e libro.
ps il titolo di questo commento è
"L'invidia è l'ultima a morire"
bacio a voi e saluti a tutti Sofia
il fatto è che le babs sono sempre in splendida forma e questo viaggio nel mondo per loro è sempre di più anche un viaggio a ritroso nel tempo. Altro che stanche: 'ste due qui mi sa che non tornano mica!
Foto 91:
LO ZAINETTTOOOOO Nooooooo !!!
Che mi combinate !!!!
AVVISO per tutti quelli che stanno contando i giorni: mettetevi comodi, abbiamo prolungato un po' la nostra vacanza e chissa' che non abbia ragione baraja!
Pier, lo zainetto: quando intorno tutto e' troppo perfetto... a noi piacciono le imperfezioni.
Ho rivisto le foto e vorrei consigliare al soggetto della foto 109 di non tornare puì al suo vecchio taglio corto di capelli e tenersi questa lunghezza di adesso, è perfetta ! Aldilà dell'espressione felice da vacanziera,che vi auguro di tenere allinfinito .
BUON ULTIMA TAPPA!!!!!!!!!!!!!!!!!
Miki
E ... voi ... che avete trottolato e trottolato mesi interi ... vi state concedendo una vacanza ...??? .... scusate ma ... DA COSA??? ... dal VIAGGIO???
... ci viene da ridere al pensiero ... chissa’ se una volta tornate con a disposizione tutte le librerie del centro ... penserete a ... come cazzo avete fatto a sentire la mancanza di qualcosa e a considerare un tesoro 3 libri usati in un posto come quello da dove ci scrivete ...
Percio’ a gran voce IL FANS CLUB DI SEGRATE vi manda ....
a ... VA’DA’ VIA al CU’
... e qui vi aspettiamo ...
... perche’ ... QUI DOVETE TORNARE!!! :O)
Miki, hai ragione. Il problema è che di quella foto vorrei tenere anche lo sfondo.
Per il Fans Club: so'problemi!
uuuuue' obsolete ... state perdendo il contatto con la realta'...
by MISSPICCI'S DAUGHTERS
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